Agricoltura e innovazione: un aiuto per la sostenibilità


A causa del cambiamento climatico, il quale sta comportando un sempre maggiore deterioramento delle risorse naturali, e di un consistente incremento demografico, che entro il 2050 porterà la popolazione mondiale ad una soglia di 10 miliardi di persone, il settore primario si vede costretto ad abbandonare le ormai non più percorribili pratiche agricole tradizionali per dare spazio a nuovi processi che gli possano garantire lo sviluppo necessario: è qui che entra in gioco l'innovazione tecnologica.

 





I nuovi mezzi tecnologici, infatti, permettono una maggiore efficienza delle procedure necessarie tramite un utilizzo più parsimonioso delle risorse e una produzione che risulterà comunque incrementata.
Un dato in particolare fa riflettere: in Italia le superfici coltivate tramite le nuove tecnologie costituiscono solo circa il 3% del totale, e questo nonostante nel 2020 nel nostro Paese siano stati spesi 540 milioni di euro per l'innovazione tecnologica nel settore agricolo; i margini di crescita sono quindi ancora molto ampi, anche grazie alle nuove tecniche di agricoltura che nascono dai mezzi tecnologici.
La prima costituisce il precision farming, e consiste nel monitorare le colture e analizzarne le necessità tramite i mezzi digitali, con l'obiettivo di dosare le risorse in base al clima e alle condizioni del suolo, in modo da ridurre i costi e avere un minor impatto ambientale.
La seconda è lo smart farming, che utilizza i dati ottenuti nella fase precedente per prendere decisioni più ponderate e ottimizzare ulteriormente i processi agricoli.
La terza ed ultima si chiama vertical farming, la quale pone rimedio alla mancanza di terreno fertile da poter utilizzare creando forme di autoproduzione di cibo, tramite la realizzazione di ambienti chiusi e controllati simili a serre e con l'intero processo che risulta meccanizzato e automatico.
Tutto ciò ha l'intento di raggiungere due obiettivi precisi: la sicurezza alimentare, anche tramite la riduzione del 50% dell'uso dei pesticidi chimici, e una migliore circolazione delle informazioni tra i consumatori, grazie ad un'etichettatura nutrizionale da applicare obbligatoriamente sulle confezioni.

Fonte : Agritech: la tecnologia in "campo"
Photo credit: paullynn via 123 RF

 

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