L’indicatore, apposto nell’etichetta, non necessita l’impiego di batterie o sensori ed è in grado di segnalare dicotomicamente il superamento di una soglia prestabilita di temperatura e di immagazzinarlo per poterlo mostrare successivamente. Si tratta di una sorta di termometro innovativo che funziona tramite la tecnologia RFID ad alta frequenza (Radio-Frequency Identification) e non compromette il trasferimento di informazioni tra l’etichetta del prodotto e un lettore convenzionale.
Il sistema brevettato è caratterizzato da un basso costo di produzione e si differenzia da altri dispositivi tag passivi in quanto è in grado di rilevare l’evento termico anche quando non è in prossimità di un lettore, memorizzando le informazioni relative ad un picco di temperatura indesiderato nell’istante in cui si verifica.
Il progetto costituisce una nuova frontiera nel campo della sicurezza alimentare per la sua praticità e molteplicità d’uso: può essere impiegato nella gestione della catena del freddo e nella movimentazione di campioni biologici, nel campo della logistica di merci deperibili e in tutti i casi dove è indispensabile il controllo di una data temperatura di conservazione.

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