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Credito d'imposta Sud

BENI STRUMENTALI AL SUD: CREDITO D’IMPOSTA FINO AL 45%

Il bonus per l’acquisto di beni strumentali al Sud è aumentato fino al 45% in favore di tutte le imprese situate nelle aree svantaggiate che effettueranno investimenti in competitività e crescita.

Con un emendamento al decreto per il Mezzogiorno presentato in Commissione Bilancio della Camera, è stato aumentato fino al massimo consentito il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali. In linea con le nuove disposizioni, Alistar Informatica mette a disposizione software e hardware tecnologicamente avanzati e personalizzabili studiati esclusivamente per il settore agroalimentare perfetti per accompagnare le imprese nel loro percorso di crescita e sviluppo.

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Nell’intento di sostenere in maniera intelligente e mirata tutto il tessuto produttivo del Paese e di colmare lo storico divario tra Nord e Sud, con un emendamento al decreto sul Mezzogiorno, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, è stato aumentato fino al massimo consentito il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali.

Introdotto con la legge di stabilità del 2016, il credito d’imposta aveva già stabilito che fino al 2019 le imprese operanti nelle regioni meridionali che decidevano di investire in beni strumentali, anche acquistati in leasing, potevano beneficiare di un bonus fiscale.

Tuttavia, diversi limiti originari ne hanno finora frenato l’utilizzo da parte delle imprese. Da qui la proposta di introdurre alcune modifiche, prima tra tutte l’aggiunta della Sardegna all’area delle regioni beneficiarie, cioè Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Il decreto legge Sud, poi, ha ampliato le aliquote applicate al credito d'imposta per i beni strumentali in proporzione alle dimensioni delle aziende: per le grandi aziende si passa dall’attuale 10% al 25%, per le medie dal 15% al 35% e per le piccole dal 20% al 45%, che quindi potranno godere dell’agevolazione per un importo pari quasi alla metà di quanto speso per l’acquisto di beni strumentali. Percentuali più basse, invece, sono previste per 86 località di Molise ed Abruzzo (province di Campobasso, Isernia, L’Aquila, Pescara, Teramo, Chieti): 10% per le grandi, 20% per le medie e 30% per le piccole.

 

Un altro cambiamento significativo è stato l’ampliamento della base su cui calcolare l’agevolazione: il beneficio, infatti, non è più calcolato al netto bensì al lordo degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per beni appartenenti alle categorie corrispondenti a quelle agevolabili (macchinari, impianti e attrezzature), oltre che per i beni oggetto dell’agevolazione. Si tratta di una correzione che mira a sanare un’incongruenza che di fatto finiva per penalizzare proprio chi aveva investito di più negli anni precedenti in beni strumentali e il cui ammortamento era ancora in corso, per cui l’incentivo era di fatto inefficace e privo di attrattività.

Contemporaneamente, sono state innalzate per le Pmi le soglie relative ai progetti d’investimento che possono beneficiare del credito d’imposta: da 1,5 a 3 milioni per le piccole imprese e da 5 a 10 per le medie. Il massimale resta invece a 15 milioni per i progetti d’investimento delle grandi imprese. Infine, l’emendamento prevede la possibilità di cumulo del credito d’imposta con gli aiuti in regime de minimis e con altri aiuti di Stato, entro il massimo di 200 mila euro a impresa nel triennio.

Il bonus Sud 2017 può essere richiesto da tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica utilizzata, e i beneficiari sono tenuti a dimostrare gli investimenti legati all’acquisto di macchinari, impianti, tecnologie e attrezzature destinati ad aziende già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Ecco allora in linea con il nuovo emendamento Alistar Informatica, che dal 1992 mette a disposizione di tutte le aziende che operano nel comparto agroalimentare la propria esperienza nella fornitura di hardware e software tecnologicamente avanzati e proporzionati alle necessità delle singole imprese.

Approfitta del nuovo emendamento con la consapevolezza che si tratta di un sostegno reale alle imprese, in particolare di piccole e medie dimensioni, che resistono all’ondata della crisi e rappresentano l’ossatura dello sviluppo al Sud.

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